È un cinema italiano che guarda al futuro, che spazia per temi e linguaggi, dalle opere prime ai film per il grande pubblico.
“Forse si produce troppo nel mondo, di sicuro è un momento straordinario e il cinema italiano c’è”, ha detto il presidente della Fondazione Gianluca Farinelli alla presentazione del Festival di Roma, assistendo alla massiccia selezione in l’edizione in programma dal 13 al 23 ottobre.
Nel rinnovato festival ci sono due film italiani scelti dalla direttrice artistica Paola Malanga per il concorso ProgressiveCinema, tutti orientati alla ricerca, allo scouting, alla valorizzazione dei talenti e delle opere.
In concorso THE CURE di Francesco Patierno, ambientato a Napoli in pieno lockdown mentre nella città spettrale Francesco di Leva, Alessandro Preziosi e altri rileggono Lapeste di Albert Camus e THE DEAD STAY CON LA BOCCA APERTA
di Fabrizio Ferraro, il racconto di quattro partigiani che fuggono in mezzo alla neve sugli Appennini del centro Italia, nel 1944.Ma poi tanti nelle altre sezioni a cominciare da GRAND PUBLIC dove trovate il film di apertura Il COLIBRI‘ di Francesca Archibugi con Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, BéréniceBejo, Laura Morante.
Tra gli altri ASTOLFO di Gianni DiGregorio, la commedia ERA ORA di Alessandro Aronadio con EdoardoLeo e Barbara Ronchi, l’ombra del caravaggio di Michele Placido con Riccardo Scamarcio e Louis Garrel, il principe di Roma di Edoardo Falcone, con Marco Giallini nella Roma papale del 1829, in omaggio al cinema di Gigi Magni.
Tra i tanti titoli spunta anche DJANGO – LA SERIE di Francesca Comencini e la serie SONO LILLO di Eros Puglielli: che senso ha essere Posaman?