In parte insetto, in parte macchina: gli scarafaggi robot sono diventati realtà! I ricercatori affermano che gli insetti cyborg telecomandati potrebbero essere utilizzati per ispezionare aree pericolose o monitorare l’ambiente.
Un team di ricercatori dell’istituto RIKEN in Giappone ha progettato veri e propri robot. Non è chiaro cosa abbia ispirato la ricerca e affinché gli insetti cyborg possano essere utili, i gestori devono essere in grado di controllarli a distanza per lunghi periodi di tempo, il che, secondo i ricercatori, è stato più facile a dirsi che a farsi. Alla fine, hanno trovato un modo collegando una cella solare a una batteria ricaricabile che alimenta un modulo di controllo wireless.
“Mantenere la batteria adeguatamente carica è fondamentale: nessuno vuole una squadra di scarafaggi cyborg scarichi in giro”, ha detto RIKEN in un’intervista.
I ricercatori hanno utilizzato gli scarafaggi del Madagascar per il loro studio, pubblicato da npj Flexible Electronics, una rivista scientifica. Lunghi circa 6 cm, hanno una superficie corporea più ampia per collegare tutte le attrezzature necessarie per controllare le gambe a distanza.
Il progetto è stato un successo
Lo studio ha mostrato che, nonostante tutta la meccanica che dovevano trasportare, gli scarafaggi cyborg potevano ancora muoversi liberamente grazie all’elettronica ultrasottile e ai materiali flessibili utilizzati nella progettazione. La parte rigida poteva essere stabilmente montata sul torace di uno scarafaggio per più di un mese.
“Considerando la deformazione del torace e dell’addome durante la locomozione, un sistema elettronico ibrido di elementi rigidi e flessibili nel torace e dispositivi ultramorbidi nell’addome sembra essere un progetto efficace per crare scarafaggi cyborg“, ha affermato il ricercatore capo Kenjiro Fukuda.
Poiché la deformazione addominale non è esclusiva degli scarafaggi, lo stesso design potrebbe essere adattato ad altri insetti, compresi quelli volanti, come le cicale.
Per questo esperimento sono stati utilizzati insetti vivi in contrasto con un campo di ricerca che gli scienziati della Rice University in Texas hanno recentemente soprannominato “necrobotici” dopo aver riproposto il corpo di un ragno morto come pinza meccanica.