Il settore automobilistico è in netta difficoltà nel nostro Paese. Infatti, oltre alle crescenti difficoltà del mercato delle nuove auto, anche quello delle auto usate è in un periodo davvero complicato.
UNRAE ha fatto un resoconto del mercato italiano riguardante le auto usate nei primi 7 mesi del 2022, e ciò che emerge è un saldo costantemente in negativo dei trasferimenti di proprietà delle auto.
Si parla infatti di una flessione del 12,6% a 2.631.518 unità rispetto alle 3.011.063 dello stesso periodo 2021. Si attesta un calo del 13,6% per i trasferimenti netti e una flessione dell’11,3% per quanto concerne le minivolture.
Mercato auto usate 2022: ecco cosa dice il rapporto UNRAE sugli italiani
Entrando nei meriti del rapporto, pare che la preferenza degli italiani è per le automobili usate con motore a diesel; i modelli in questione rappresentano il 49,2% dei trasferimenti (51% nel 2021).
Successivamente, ci sono i modelli a benzina con il 39,8% (40,1% nel 2021). Salgono invece il GPL e le ibride (HEV), rispettivamente con un 4,4% (4,1% nel 2021) e un 3,4% (2% nel 2021). Si ferma il metano al 2,2%. Per le auto elettriche i trasferimenti netti salgono allo 0,4% e le plug-in allo 0,6%.
Quanto ai contraenti, c’è un forte aumento di trasferimenti tra i privati e il cliente finale, con una quota del 56,7% (46% nel 2021). La crescita è dovuta principalmente alla minore disponibilità di auto presso le apposite reti di vendita. Infatti, i trasferimenti da operatore a cliente finale scendono vertiginosamente al 38,8% rispetto al 48,7% nel 2021.
Sono ancora un affare?
Le auto usate potrebbero non essere più un affare, perché diventano di fatto sempre più vecchie; dal rapporto emerge che gli scambi con oltre 10 anni di anzianità si vanno a posizionare tra il 51% dei trasferimenti.
Rimane al 15% la quota delle auto da 6 a 10 anni. Continua il recupero delle auto da 4 a 6 anni (12,1%). In contrazione la quota delle auto più recenti, in particolare quelle da 1 a 2 anni (al 3,5%), per la riduzione delle Km0.