L’America negli ultimi giorni si trova alle prese con la gestione di un uragano dalla potenza e dalle dimensioni davvero incredibili, parliamo dell’uragano Ian che ha prima messo a soqquadro Cuba ed ora sta investendo in pieno la Florida, si tratta di una tempesta davvero impressionante per le sue dimensioni che, sebbene sia stata recentemente declassata a grado 3, vanta vento che soffia a più di 200km/h.
Le immagini dallo spazio appaiono ancora più drammatiche seppur davvero affascinanti, una grandissima tempesta che è stata in grado di coprire l’intera Florida per un paio di ore, coprendola in una coltre di nubi sferzate da svariati fulmini che ne mostrano la potenza, l’astronauta della NASA Bob Hines ha scattato delle foto che ben evidenziano la portata del fenomeno, “Questa tempesta è enorme!“, dice su Twitter, mostrando le sue dimensioni rispetto al fiume Mississippi ed alla città di New Orleans.
Gli scatti
Gli scatti mostrano tutta la coltre di nuvole cicloniche che avvolgono la Florida e l’occhio del ciclone decisamente ben visibile, anche la ISS ha contribuito come accadde per l’uragan Sam.
TROPICAL UPDATE: @NOAA's #GOES16🛰️was watching as #Hurricane #Ian made #landfall this afternoon. Get the latest: https://t.co/tVU2sBnFSx #FLwx https://t.co/mhINbIWwnO pic.twitter.com/bE7EehdFgY
— NOAA Satellites – Public Affairs (@NOAASatellitePA) September 28, 2022
TROPICAL UPDATE: Latest imagery from @NOAA's #GOES16🛰️as #Hurricane #Ian remains a major Category 3 hurricane as of 8 pm EDT tonight. Get the latest: https://t.co/tVU2sBnFSx #FLwx https://t.co/MgbKiuDSWv pic.twitter.com/pRsW1wn3qa
— NOAA Satellites – Public Affairs (@NOAASatellitePA) September 29, 2022
Basti pensare che la furia di questo uragano ha costretto la NASA a rinviare la missione Artemis I proprio per problemi di maltempo.
Se siete curiosi e volete monitorare l’andamento dell’Uragano vi consigliamo di consultare il sito del National Hurricane Center e anche Google Maps, che come si può osservare dall’immagine a seguire riporta tutti gli aggiornamenti ora per ora, non rimane che attendere e sperare che i danni non diventino esageratamene ingenti.