Si può morire per un wurstel? La risposta è sì, e lo confermano il Ministero della Salute ma anche i dati dei decessi verificati a dicembre 2021, marzo e giugno 2022 in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna tra persone immunocompromesse o particolarmente fragili. Qual è la causa e quali sono i prodotti ritirati?
Prodotti ritirati: le confezioni coinvolte nel richiamo
La causa è riconducibile ad un focolaio di Listeria monocytogenes divampato il 2 agosto, giorno in cui il Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi (Rasff) della Commissione europea ha lanciato l’allarme. Trattasi di un ceppo ST 155, presente in diverse confezioni.
Tempo dopo la vicenda si fa più chiara: crescono i contagiati ma anche i morti. Emergono i marchi coinvolti e si scopre che la principale colpa va attribuita all’abitudine sbagliata dell’uomo di mangiare i wurstel crudi. Ci sarà un motivo se sulla confezione è riportato “Da consumarsi previa accurata cottura” e subito dopo “Preparazione: cuocere in padella o alla piastra rigirando per 3/4 minuti oppure lessare in acqua bollente per 3/4 minuti”, no?
I supermercati che hanno distribuito i würstel sono: Lidl, Eurospin, Esselunga, Penny market, Conad, Sogegross, Unes, Bennet, Prix, Tigros, gli stessi che subito dopo hanno segnalato il richiamo precauzionale da parte del produttore dell’azienda Agricola Tre Valli per rischio microbiologico. Ad oggi i prodotti ritirati sono i würstel classici (250 grammi), classici snack (100 grammi) e al formaggio (150 grammi) a marchio Wudy Aia. Le confezioni interessate sono quelle realizzate in estate con le date di scadenza comprese tra il 20/09/2022 e 05/12/2022.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’azienda Agricola Tre Valli Soc. Coop. al numero verde 800 905232 dal lunedì al sabato, dalle ore 8.00 alle 17.00.