News

Il futuro della mobilità è la bicicletta elettrica: cosa succederà nei prossimi anni?

Più di 200 anni dopo l’invenzione della bicicletta, stiamo affrontando una situazione davvero critica per il pianeta. Tra riscaldamento globale, l’urbanizzazione e il crescente problema delle automobili che ci spingono verso il cambiamento, la bici è una soluzione efficace e collaudata per andare avanti.

Prima di approfondire il motivo per cui la bici è il miglior espediente ed il futuro della mobilità, dobbiamo esaminare diversi fattori. Il primo grande motivo è la crisi climatica e i tentativi di fermare e invertire gli impatti più dannosi. Proprio l’anno scorso a Glasgow, in Scozia, al vertice COP26, gli stati membri della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici hanno concordato di raggiungere l’obiettivo 0 emissioni entro la metà del secolo, con un focus principale sull’aumento dell’uso di veicoli ad impatto 0.

Come spiegato dal vertice COP26, “Il trasporto su strada rappresenta oltre il 10% delle emissioni globali di gas serra e le emissioni totali stanno aumentando più rapidamente di qualsiasi altro settore“. Al fine di raggiungere l’altro grande obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi, sarà imperativo raddoppiare questi metodi di trasporto.

Un problema in continua crescita

Secondo la COP26, ci sono già 8,5 milioni di veicoli a emissioni zero nel mondo, ma il problema delle auto è ancora presente. Non solo dobbiamo aumentare notevolmente il numero di auto elettriche a zero emissioni sulle strade, ma dobbiamo anche affrontare i maggiori problemi causati dalle auto. Qui nell’Unione Europea, il 25% di tutte le emissioni è causato dai trasporti, il 60% di quello causato dalle autovetture che incidono sulla vita quotidiana e sulla salute delle persone. Infatti, secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, il 98% degli abitanti delle città deve affrontare l’inquinamento atmosferico.

Questi problemi sono particolarmente impattanti nelle aree urbane di tutto il mondo e il loro impatto sarà solo peggiorato man mano che le città continueranno a crescere. Oggi, l’incredibile cifra di 3,3 miliardi di persone vive già nelle città, ma entro il 2030 l’UNDP prevede che il numero salirà a 5 miliardi, il 60% della popolazione mondiale. Le infrastrutture urbane non solo non possono tenere il passo con la crescita della popolazione, ma devono essere ristrutturate per accogliere le iniziative per prevenire il riscaldamento globale.

Condividi
Pubblicato da
Simone Paciocco