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Il costo della bolletta della luce salirà del 63% in inverno, a parlare è ARERA

I prezzi dell’elettricità sono destinati a salire ancora una volta: il costo di una bolletta media dovrebbe aumentare del 59% nei prossimi mesi, ha affermato questa settimana l’autorità di regolamentazione dell’energia elettrica Arera (Autorità per la regolazione delle reti energetiche e dell’ambiente).

Arera ha affermato che la gravità dell’attuale crisi energetica li ha costretti ad adottare “misure straordinarie” per evitare un aumento del 100% del prezzo delle bollette dell’elettricità.

Nonostante questi sforzi, hanno aggiunto, le bollette dell’elettricità aumenteranno in media del 59% in autunno.

Massimo Ricci, direttore del dipartimento energia di Arera, ha descritto l’ascesa come una situazione “senza precedenti”.

Il regolatore ha anche affermato che, entro la fine del 2022, la famiglia media italiana avrà probabilmente speso un totale di 1.322 euro solo in bolletta.

Per quanto riguarda la bolletta del gas, Arera ha affermato che, per “l’introduzione di un nuovo metodo di calcolo”, le nuove stime sui prezzi del gas saranno pubblicate solo all’inizio di novembre.

Il gas costa il 93% in più

Le bollette del gas in Italia sono aumentate del 93 per cento negli ultimi due anni, secondo il gruppo di consumatori Assoutenti. Il continuo conflitto tra Russia e Ucraina, insieme ai danni recentemente subiti dai gasdotti Nord Stream

, “minacciano di far salire le bollette alle stelle“, ha affermato il gruppo di Assoutenti.

Nel tentativo di mitigare la situazione e proteggere il potere d’acquisto delle persone, il governo italiano ha già approvato una serie di misure di aiuto, con un ulteriore pacchetto di aiuti, il decreto aiuti ter (terzo decreto sugli aiuti), attualmente in fase di revisione.

Secondo le ultime indicazioni disponibili, il nuovo pacchetto dovrebbe prevedere ulteriori aiuti alle imprese (per lo più sotto forma di credito d’imposta) e un bonus una tantum di 150 euro (incentivo finanziario) per lavoratori e pensionati con retribuzione annua inferiore a 20mila euro.

Anche il premier uscente Mario Draghi sta attualmente lavorando per stabilire un tetto massimo ai prezzi del gas per l’UE.

In una nota ufficiale rilasciata mercoledì, Draghi ha affermato che l’attuale crisi energetica richiede una risposta congiunta da parte dell’UE, che permetta ai Paesi di “ridurre i costi per famiglie e imprese ed evitare profitti eccezionali dalle società di produzione”.

Il futuro nuovo primo ministro italiano, Giorgia Meloni, ha fatto eco alle parole di Draghi affermando che “nessuno Stato membro dell’UE potrebbe trovare soluzioni efficaci a lungo termine da solo” e che era necessaria “una strategia comune“.

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Pubblicato da
Simone Paciocco