Trend Micro ha presentato il rapporto annuale sulle minacce informatica: l’Italia continua ad essere tra i Paesi più colpiti dai cybercriminali al mondo e ha registrato più attacchi rispetto all’anno precedente.
Gli attacchi informatici non danno tregua all’Italia, che nel 2021 è il quarto Paese al mondo e il primo in Europa più colpito da malware. Nel 2020 l’Italia era settima nella classifica mondiale delle nazioni più colpite da malware e nel 2021 è avanzata di tre posizioni, entrando nella top 5 mondiale e conquistando record su record.
I dati emergono da “Navigating New Frontiers“, il report di Trend Micro Research sulle minacce informatiche che hanno colpito nell’ultimo anno. A livello globale, il 2021 è stato caratterizzato da attacchi alle infrastrutture e ai sistemi per il lavoro da remoto, primo su tutti le piattaforme cloud.
Le offerte di ransomware-as-a-service hanno aperto il mercato ad aggressori con conoscenze tecniche limitate e hanno anche dato vita a maggiori specializzazioni, come ad esempio i broker esperti, che sono diventati un tassello fondamentale della criminalità clandestina.
Il 2021 è stato un anno record per le nuove vulnerabilità, anche se la ricerca di Trend Micro ha mostrato che un quarto delle vulnerabilità vendute nel mercato dei criminali informatici aveva più di tre anni.
Il numero totale di malware intercettati in Italia nel 2021 è stato di 62.371.693. Nel 2020 erano 22.640.386. L’Italia passa così dalla settima alla quarta posizione tra i Paesi più colpiti al mondo ed è prima in Europa. Sul podio troviamo Stati Uniti, Giappone e India. I siti dannosi ospitati in Italia e bloccati erano 269.383. Tra le varie minacce, le criptovalute sono alla base delle attività criminali e va considerata la proposta per una valuta digitale senza blockchain.