Dal 1 settembre è stato approvato nelle stazioni di servizio uno sconto di 30 centesimi al litro, che sostituisce la riduzione di 18 centesimi finora applicata.
Questa soluzione, frutto di un compromesso con la destra durante l’esame della legge sul potere d’acquisto da parte del Parlamento, perderà progressivamente di intensità.
Pertanto, la riduzione aumenterà a dieci centesimi per litro da novembre fino alla fine di dicembre. Questa almeno è la situazione in Italia.
Cosa succede in Europa
Il governo spagnolo ha deciso a giugno di rafforzare il suo piano di aiuti dopo la guerra in Ucraina. Con una proposta dal valore di 9 miliardi di euro, prevede una riduzione di 20 centesimi di euro al litro sul prezzo del carburante. Tale riduzione deve applicarsi fino al 31 dicembre.
Contestualmente, lo Stato applicherà una riduzione del 50% sul costo degli abbonamenti mensili per i trasporti pubblici a carico dello Stato e del 30% per i trasporti comunali e regionali.
In Italia
In Italia il presidente del Consiglio Mario Draghi, che lascerà il capo del governo a fine settembre, sta intensificando gli aiuti per far fronte alla crisi energetica dei suoi ultimi giorni al potere.
All’inizio di agosto ha così fatto votare un pacchetto di aiuti da 14 miliardi di euro.
Ciò prevede la proroga della riduzione di 30 centesimi sui prezzi alla pompa fino al 20 settembre, quando originariamente doveva terminare il 21 agosto, tre mesi dopo la sua introduzione.
In Germania
La germania invece ha scelto di concentrare le sue misure di aiuto sui mesi estivi. Da inizio giugno a fine agosto i tedeschi hanno infatti beneficiato di una riduzione delle tasse applicate ai carburanti, che vanno da 17 cent per il diesel a 35 cent per la benzina.