Il Ministero dello Sviluppo Economico italiano ha pubblicato una nuova tabella di marcia e un calendario per il passaggio alla nuova tecnologia DVB-T2 per la trasmissione televisiva, a seguito di consultazioni pubbliche con le parti interessate.
La nuova road map, che divide l’Italia in quattro aree geografiche, prevede l’attivazione della codifica DVB-T/MPEG-4 negli ultimi quattro mesi del 2021 e dello standard DVBT-2 HEVC a livello nazionale nel periodo compreso tra il 21 giugno 2022 e 30 giugno 2022, ferma restando la facoltà per gli operatori di attivare la codifica DVBT/MPEG-4 o lo standard DVBT-2 prima delle scadenze previste.
Il processo prenderà il via nelle cosiddette aree 2 e 3 (quasi tutto il nord Italia), e sarà attuato dal 1 settembre al 31 dicembre 2021. Il resto del Paese seguirà entro il 20 giugno 2022, quando i 700 Le bande MHz saranno rese disponibili per il 5G.
Ecco i nuovi aggiornamenti in merito
Le linee guida sulle procedure per il passaggio al DVB-T-2 per le trasmissioni locali richiedono che gli aggiudicatari garantiscano un prezzo proporzionale alla popolazione delle province interessate. Al fine di tutelare gli spettatori locali, vi sono anche vincoli all’affidamento di più reti nello stesso territorio allo stesso ente.
Anche gli operatori locali che richiedono la rottamazione anticipata delle reti hanno diritto al pagamento anticipato del compenso di legge.
Secondo i piani del Ministero, tale termine sarebbe posticipato di almeno sei mesi, ovvero dal 1 gennaio 2023.
L’unica conferma è il trasferimento della banda 700 MHz, attualmente utilizzata per le trasmissioni televisive, alla telefonia mobile, che è stato previsto per questo 1 luglio 2022. Ciò a sua volta potrebbe costringere le emittenti a ridurre il numero di canali distribuiti sul DTT o ridurre drasticamente la qualità video .