Martedì, gli agenti di Elon Musk hanno informato Twitter per lettera di voler procedere con la difficile vendita, confermando le precedenti affermazioni che le cose erano tornate sulla buona strada. ‘Ti scriviamo per informarti che le Parti di Musk intendono procedere alla chiusura dell’operazione prevista dall’Accordo di Fusione del 25 aprile 2022, nei termini e alle condizioni ivi stabiliti’, secondo la notifica depositata presso i Titoli e Commissione di cambio.
Musk e Twitter avrebbero dovuto andare in tribunale per l’accordo, con il CEO di Tesla e SpaceX che sosteneva che Twitter lo avesse ingannato sulla quantità di bot sul social network. Musk ha affermato, senza offrire prove, che fino al 20% della base di utenti di Twitter era composta da ‘account falsi/spam’. Twitter ha affermato da tempo che i bot rappresentano meno del 5% dei suoi ‘utenti attivi giornalieri monetizzabili’, un sottoinsieme della sua base di utenti utilizzato come statistica per gli inserzionisti.
Musk prevede di continuare con la vendita ‘a condizione che la Delaware Chancery Court emetta una sospensione immediata della causa, Twitter contro Musk, et al., e differisca il processo e tutti gli ulteriori processi’, secondo la lettera. In altre parole, Musk è disposto ad andare avanti fintanto che il caso viene archiviato.
Ieri sera, il giudice della Corte della Cancelleria del Delaware Kathaleen McCormick ha accolto la richiesta di Twitter di analizzare i testi della cerchia ristretta di Musk collegati a un’e-mail anonima e misteriosa ricevuta dall’avvocato di Musk, Alex Spiro, il 6 maggio. Il mittente si è descritto semplicemente come un ex dirigente di Twitter nell’e-mail, che è stato inviato utilizzando ProtonMail e ha incoraggiato il team di Musk a seguire una nuova piattaforma.
Sebbene l’informatore sia rimasto anonimo, sembra che l’e-mail sia stata inviata dall’ex capo della sicurezza di Twitter Peiter ‘Mudge’ Zatko, che ha negato di aver contattato Musk prima di presentare la sua denuncia di denunciante ad agosto. Il team di Musk ha citato in giudizio Zatko alla fine di agosto, alla ricerca di prove e documenti che potrebbero essere utilizzati per sostenere che le scoperte sulle carenze di sicurezza dell’azienda sono state sufficienti per mettere fine all’acquisto.