Un utente che per privacy ha deciso di rimanere anonimo ha recentemente riportato come sia passato dal possedere un Apple Watch Series 7 ad essere un ex possessore di quest’ultimo, il quale ha deciso di esplodere letteralmente, fatto documentato con il suo canale YouTube che però probabilmente mostra appunto un nome fittizio dell’utente, il quale ha poi dichiarato che la come l’intervento della casa di Cupertino non sia stato certo tra i più tempestivi e efficaci, ma andiamo con ordine.
Il tutto è iniziato, stando a quanto raccontato dall’utente, quando in una giornata qualunque quest’ultimo ha notato che il suo Apple Watch si stava scaldando in modo anomalo mentre lo stava indossando, ad un controllo accurato è poi emerso che il retro era filato e watchOS stava mostrando un avviso che lo invitava a spegnere l’orologio a causa delle temperature elevate, il setting era casa a temperatura di 21 gradi Celsius.
Il giorno seguente la situazione è degenerata rapidamente, infatti il proprietario ha trovato l’orologio ancora più caldo con lo schermo frantumato dal calore, ecco dunque che ha deciso di chiamare l’assistenza Apple che ha passato il caso ad un gestore di livello superiore, il quale ha suggerito all’utente di non toccare l’orologio sino a quando non avrebbe ricevuto ulteriori istruzioni, senza però fornire una soluzione immediata.
Quello stesso giorno, quando l’utente ha cercato di scattare qualche foto per documentare il tutto l’Apple Watch ha iniziato a scoppiettare ed emettere fumo per poi esplodere quando l’utente ha cercato di gettarlo fuori dalla finestra, il tutto è stato opportunamente immortalato.
I danni causati dall’orologio sono stati in primis una bruciatura sul divano del proprietario, il quale ha poi dovuto procedere a degli accertamenti medici per scongiurare un possibile avvelenamento da Piombo a causa dei fumi inalati dopo che appunto il suo Apple Watch aveva iniziato a fumare copiosamente, fortunatamente però la politica di Apple che porta all’inclusione di bassissime quantità di materiali pericolosi ha fatto si che il risultato fosse negativo.
A quel punto Apple è stata ricontattata nuovamente con gli ultimi aggiornamenti e l’azienda ha risposto attestando che il caso sarebbe diventato di priorità assoluta e dichiarando che avrebbe ricontattato l’utente al lunedì successivo, contatto che però è arrivato solo Mercoledì.
Apple ha dunque organizzato il ritiro dell’orologio per poi portarlo nei suoi laboratori per un’analisi decisamente approfondita, presentandosi all’appuntamento con delle carte da offrire alla firma dell’utente all’interno delle quali si sottoscriveva l’obbligo di tenere il segreto su quanto successo, carte che l’utente ha prontamente rifiutato di firmare, ecco dunque perchè ora sappiamo di quanto accaduto.
Da questi fatti ciò che spicca è la certa gestione superficiale del caso, Apple ha infatti sottovalutato lo stato e la gravità delle chiamate, non considerando che l’orologio avrebbe potuto peggiorare rapidamente, cosa poi avvenuta e che sicuramente sarebbe stata scongiurabile con un ritiro celere del prodotto.
Indubbiamente poi, la richiesta di mantenere il riserbo sui fatti è stata una caduta di stile abbastanza evidente, comprensibile ma evitabile se appunto si fosse attuata una politica molto più attenta e celere nella gestione del caso che sarebbe certamente potuto finire peggio se ad esempio fosse accaduto di notte.