TikTok insiste sul fatto che è “prima di tutto una piattaforma di intrattenimento“, ma le persone non la usano necessariamente in questo modo. Sta diventando sempre più un motore di ricerca alternativo e una delle principali fonti di informazioni per i giovani.
Tuttavia, un recente studio di Newsguard ha classificato oltre il 20% dei video che sono emersi sull’app erano fake news. I ricercatori hanno scoperto che i giovani sono particolarmente a rischio se credono alla disinformazione e alle cospirazioni online non provate, secondo gli studi di Stanford e del British Journal of Developmental Psychology.
L’app ha adottato alcune misure contro le informazioni ingannevoli lanciando un sistema per cercare di salvaguardare gli utenti da questi video. Ma la questione della disinformazione su TikTok non si limita ad argomenti politici come le elezioni e il COVID-19, ci sono davvero tanti temi che vengono discussi.
La sindrome dello scroll infinito incoraggia l’utente a rimanere di più sull’app, lasciando poche opportunità di verificare ciò che stanno guardando.
TikTok come strumento educativo?
TikTok non è una piattaforma progettata per l’istruzione, eppure i giovani inciampano sempre più nelle notizie fake. In una società in cui sempre più adulti ricevono le loro notizie da fonti digitali, inclusi podcast e app di social media, questo ha senso. Secondo uno studio del Pew Research del 2022, il 16% degli adolescenti intervistati afferma di utilizzare TikTok “quasi costantemente“.
Peter Adams è il vicepresidente senior della ricerca e del design per il News Literacy Project, un’organizzazione no-profit educativa apartitica fondata nel 2008 dal giornalista investigativo Alan C. Miller. La missione dell’organizzazione è aiutare a promuovere l’alfabetizzazione giornalistica tra studenti, professionisti e il pubblico in generale, realizzata attraverso lezioni online, note come Checkology Virtual Classroom, newsletter e persino un’app telefonica educativa.
Adams e il News Literacy Project prendono sul serio questo problema. “Gli adolescenti sono davvero vulnerabili a questo tipo di informazioni“, ha spiegato a Mashable. “Molti di loro abbracciano l’idea che tutte le fonti di informazione cercano di manipolarle in qualche modo, come se avessero tutte delle motivazioni segrete da nascondere.”