Al giorno d’oggi una delle preoccupazioni che attanaglia di più gli utenti è senz’altro avere il proprio smartphone sempre carico e pronto all’uso. Per questo motivo, molto spesso vengono utilizzati ad esempio i power bank, in modo da ricaricarli anche in giro, oppure vengono utilizzati dei caricatori ultra rapidi che permettono di effettuare ricariche più che sufficienti in tempi piuttosto brevi. Tuttavia, molto spesso sono proprio questi strumenti e alcune cattive abitudini che vanno a minare la salute della batteria degli smartphone.
Ricaricare lo smartphone sembra un procedimento banale ma in realtà è molto importante. Se fatto troppo spesso o nella maniera scorretta, infatti, si può andare incontro alla rovina permanente della salute della batteria del dispositivo. Una delle cose che può danneggiarla è in primis il cavetto utilizzato per la ricarica. Se si utilizza un cavetto non originale, infatti, si può correre il rischio di provocare seri danni al dispositivo in questione.
Un’altra cosa a cui bisognerebbe prestare la massima attenzione sono poi i tempi di ricarica. Lasciare lo smartphone in carica anche quando è già arrivato al 100% può infatti avere delle conseguenze negative. Al giorno d’oggi, però, molti smartphone possiedono ormai un sensore che non trasmette più energia una volta che la batteria è arrivata al 100%.
Tuttavia, secondo alcuni studi non converrebbe ricaricare completamente la batteria degli smartphone. Secondo degli studi di alcuni esperti del settore, la cosa ideale sarebbe ricaricare lo smartphone quando si trova al 30% e bisognerebbe caricarlo soltanto fino all’80%. Secondo questi studi, infatti, caricare lo smartphone completamente o farlo arrivare al di sotto del 30% potrebbe comportare dei danni molto gravi alla batteria dovuti ad alcuni scompensi. Fortunatamente, diversi produttori tech hanno già apportato una apposta funzione sui propri device che permette, per l’appunto, di ricaricare in automatico fino all’80%.