Le prime avvisaglie di un problema che di giorno in giorno si è fatto sempre più grande, le abbiamo avute nel corso del periodo più buio del covid-19, come ad esempio potete notare con le scorte delle console o degli smartphone. Al giorno d’oggi le autovetture sono un tripudio di parti elettroniche, ed indubbiamente le difficoltà hanno iniziato a dilatare al massimo i tempi di costruzione.
Ad aggiungersi a questo troviamo la discussissima guerra in Ucraina, fulcro di alcune componenti e materiali fondamentali: gas neon purificato (il 35% del totale viene esportato dall’Ucraina), cablaggi (il 15% viene esportato dall’Ucraina) e palladio (un componente esportato dalla Russia al 30% della richiesta globale).
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Tutti questi fattori hanno dilatato sempre più i tempi di attesa di ricezione di un modello ordinato, in alcuni casi si parla addirittura di un anno di attesa, tempistiche che stanno riducendo di molto gli introiti ed i profitti delle case automobilistiche, le quali purtroppo possono fare ben poco per sopperire alle mancanze, se non sperare che tutto possa risolversi in positivo quanto prima.