Ma è davvero possibile che delle monete che risalgono ai tempi delle Lire possano valere un sacco di soldi? La risposta è sì, e ce ne sono alcune che ti faranno rimanere a bocca spalancata. Tra queste c’è la famosa vecchia 5 Lire, che oggi arriva a valere una cifra capace di farti racimolare davvero un buon bottino.
Monete rare: perché valgono così tanto?
In base a cosa si decreta la rarità di una moneta? Nel caso della 5 Lire, come nelle altre, è importante fare un’importante premessa: i valori di questi esemplari variano in base a diversi fattori. Ma quali?
I fattori in questione che ne alimentano la rarità sono senza dubbio la tiratura limitata, tanto da renderle introvabili; lo stato di conservazione, soprattutto se in perfette condizioni, anche detto Fior di Conio, possono valere anche centinaia di migliaia di euro.
Dopo questa breve premessa, è tempo di dare spazio alla nostra cara e amata vecchia 5 Lire.
5 lire: quali sono quelle più rare e costose?
Tra le monete da 5 lire che hanno un valore importante possiamo annoverare quelle coniate dal 1946 al 1950: queste presentano una raffigurazione del grappolo d’uva, e quindi chiamate moneta 5 lire uva. In tali casi si parla di cifre che vanno dai 50 euro fino ad arrivare ai 1.000 euro!
Dal 1951, invece, le 5 lire cambiarono. Infatti, al posto del grappolo d’uva c’era da un lato il timone rovesciato e dall’altro un delfino. Di fatto, questa moneta viene anche chiamata moneta 5 Lire delfino.
Anche se non hanno un valore milionario, parliamo comunque di monete abbastanza rare che possono essere rivendute (sempre se a Fior di Conio) a prezzi che superano anche i 3.000 euro. Non male per un pezzo d’antiquariato vero?