News

ESNET 6: la rete fibra più veloce al mondo, circa 46 terabit al secondo

E’ stata creata la rete Internet più veloce al mondo. L’Energy Sciences Network (Esnet) è stato aggiornato a ESnet6, che vanta un’incredibile larghezza di banda di 46 terabit al secondo (Tbps).

L’ESnet originale è stato istituito nel 1986 per aiutare a collegare gli scienziati in vari laboratori del Dipartimento dell’Energia (DOE) negli Stati Uniti, consentendo loro di condividere rapidamente enormi quantità di dati grezzi. Nei decenni successivi, ha subito molti aggiornamenti per stare al passo con i progressi della tecnologia e l’enorme quantità di dati generati dagli esperimenti scientifici. Nel 2021 sono stati trasmessi sulla rete ben 1,1 exabyte di dati.

E ora arriva il prossimo salto generazionale. ESnet6 è costituito da 24.000 km di cavi in ​​fibra ottica dedicati che attraversano il paese, consentendo collegamenti backbone di rete in grado di trasferire ciascuno dati tra 400 Gigabit al secondo (Gbps) e 1 Tbps. Era già la rete Internet più veloce del mondo, ma ora ha semplicemente consolidato quel vantaggio con una larghezza di banda fino a 46 Tbps

.

Non è stata quella più veloce

Curiosamente, tuttavia, questa non è una velocità di trasmissione dati record: quell’onore appartiene a una configurazione sperimentale in Giappone, che ha raggiunto l’incredibile velocità di 1 Petabit al secondo (Pbps), ovvero 1.000 Tbps.

Per fare un confronto, ESnet6 equivale a 46 milioni di Mbps. Se sei uno dei pochi fortunati con una connessione in fibra a 10 Gbps, la velocità Internet più veloce disponibile per i consumatori, dovresti sapere che ESnet6 è più veloce di circa 46.000 volte.

ESnet6 è progettato per consentire agli scienziati di trasferire grandi set di dati tra team, strumenti e strutture e sarà attrezzato per aiutare ad affrontare le principali aree di ricerca ad alta intensità di dati come la modellazione climatica, gli studi genomici, le osservazioni con il telescopio, gli esperimenti di fisica e le informazioni quantistiche.

Condividi
Pubblicato da
Simone Paciocco