Amazon vuole affrontare il dominio di Starlink. La società ha firmato un accordo con tre società per lanciare fino a 83 dei suoi satelliti Internet Project Kuiper, segnando quello che Amazon chiama il più grande accordo missilistico nella storia dello spazio commerciale.
La società ha stretto un accordo con United Launch Alliance per 38 lanci e firmato con Arianespace per 18 lanci. Inoltre ha collaborato con Blue Origin di Jeff Bezos per 12 lanci, con la possibilità per Amazon di aggiungerne fino a 15. Particolarmente assente nell’elenco di lancio è SpaceX, ma c’è da aspettarselo visto ciò che sta andando in orbita.
Il progetto Kuiper prevede di inviare satelliti nell’orbita terrestre nel corso di cinque anni e ha due prototipi pronti per il lancio quest’anno. Quei satelliti fornirebbero un servizio Internet simile a Starlink, la costellazione di satelliti in orbita terrestre bassa di Elon Musk. Ciò lo metterebbe ancora una volta in competizione con Bezos, che non è più il CEO di Amazon ma ne rimane il presidente esecutivo.
Dave Limp, vicepresidente senior di Amazon per dispositivi e servizi, ha dichiarato al Wall Street Journal che la società ha firmato questi accordi per aiutare a rispettare una scadenza fissata dalla Federal Communications Commission. L’agenzia ha concesso a Project Kuiper
l’autorizzazione a distribuire 3.236 satelliti a banda larga lo scorso anno. I termini richiedono che almeno la metà di questi satelliti sia operativa entro sei anni.“Abbiamo ancora molto lavoro da fare, ma il team ha continuato a raggiungere traguardo dopo traguardo in ogni aspetto del nostro sistema satellitare. Questi accordi di lancio riflettono il nostro incredibile impegno e fiducia nel Progetto Kuiper“, ha affermato Limp in una nota.
Limp ha rifiutato di dire al Journal esattamente quanto l’azienda sta spendendo per questi lanci, ma ha detto che è nell’ordine dei miliardi. Amazon ha detto che avrebbe “investito più di 10 miliardi” per costruire questa rete Internet ad alta velocità.
Il servizio Internet satellitare di Musk, che ha circa 2.000 satelliti già in orbita e 250.000 abbonati, secondo lo stesso Elon.
Ovviamente, così facendo aumenterà anche il rischio di spazzatura spaziale e rovinerà la visione del cielo da parte degli astronomi, quindi mentre il mondo potrebbe benissimo utilizzare più provider di Internet via satellite, l’orbita terrestre bassa potrebbe diventare una nuova discarica a cielo aperto.