Questo dato è sorprendente, soprattutto se pensiamo che la vendita di queste nuove auto ecologiche sta iniziando finalmente a decollare. Questo è di fatto quanto emerge dagli ultimi dati di Acea, che attesa che non solo il numero delle stazioni di ricarica non è sufficiente ma anche che la velocità di ricarica è piuttosto bassa.
Prendendo di riferimento le tabelle, pare che sei Paesi non riescano a garantire neanche una sola colonnine ogni 100 km. In 17 posseggono meno di cinque colonnine ogni 100 km e solo cinque ne hanno più di 10.
Ciò che rende il divario abissale è l’Olanda, che ha una colonnina di ricarica ogni 1,5 km di strada – detenendo di fatto il primo posto in Ue con 64 stazioni ogni 100 km. Dato preoccupante è quello della Polonia che, nonostante abbia un estensione 7 volte superiore all’Olanda, ha una colonnina di ricarica ogni 150 km.
Dati rosei in Lussemburgo ma allo stesso tempo “falsati” a causa dell’estensione territoriale decisamente modica: il Paese ha il secondo posto nell’UE per densità di colonnine, con la bellezza di 58 stazioni di ricarica ogni 100 km di strada.
Aumenta il divario con il terzo posto, occupato dalla Germania con 25 stazioni ogni 100 km. E l’Italia? Sono 9,2 le stazioni di ricarica ogni 100 km di strada. A seguire, la Finlandia con 4,8; la Francia con 3,4. In basso alla classifica troviamo invece la spagna con 1,6 colonnine ogni 100 km; la Grecia 0,4 e per ultima la Lituania con 0,2.