Quando giungiamo al casello dell’autostrada, siamo obbligati a pagare il pedaggio. Può succedere a chiunque di omettere il pagamento involontariamente per un motivo o per un altro. Succede ad esempio nel momento in cui il sistema non prende la carta per assenza di rete Internet o per un altra tipologia di malfunzionamento.
Tuttavia, viene comunque rilasciato all’automobilista uno scontrino con la dicitura di pagamento mancante, dati dell’auto, ora d’ingresso e d’uscita dall’autostrada e il corrispettivo economico da pagare.
Il tutto dovrà essere versato obbligatoriamente entro e non oltre 15 giorni. Altrimenti, andremo in contro a delle multe davvero salate. Di che tipo di sanzioni parliamo?
Le multe sono ricevibili per i motivi più disparati e pagare la sanzione è obbligatorio, a meno di contestazioni che abbiano senso di essere effettuate.
Le situazioni in cui si può beccare una multa in autostrada sono quando si arriva al casello e si prende una corsia sbagliata oppure quando imbocchiamo la corsia del Telepass senza avere la famosa “scatoletta”. Oppure, se si passa per una corsia che ha la sbarra già alzata con la speranza di non subire ripercussioni.
Tutte queste situazioni portano a delle inevitabili multe salate, che partono da 84 euro ad un massimo di 335 euro. Tuttavia l’importo può tranquillamente salire in base all’infrazione commessa, con tanto di decurtazione dei punti dalla patente – generalmente due in meno.
Come dicevamo prima, se una sanzione deve essere contestata, si deve ritenere di non aver commesso alcuna infrazione. Quindi, è possibile recarsi al Punto Blu più vicino spiegando l’accaduto e portando con sé la documentazione utile. Altrimenti, è possibile ricorrere al prefetto o al giudice di pace.
Ritornando a coloro che vogliono fare i furbi e passare dietro a qualche auto che ha pagato l’importo dovuto, vi ricordiamo che al casello c’è una telecamera che scatta foto. Dopo pochissimo tempo riceverete la multa a casa con la relativa motivazione.