Oé! Vi abbiamo scoperti eh!? No, avete letto male. Non è affatto ciò che sembra. Il fraintendimento in questo caso di marketing è chiaro, soprattutto se si vive a Roma. Non è necessario esplicare il fraintendimento in merito al GPU INTEL ARC A77O.
Intel: quando il marketing tocca la furbizia
Intel non è il primo né l’ultimo. Ci viene in mente il caso di un gruppo di programmatori Svedesi che per un periodo di tempo scelsero di chiamare l’attuale app “Kanakku” col nome di “Inkulator”. Il motivo? Riassumere le due parole “Ink calculator”, nonché “Calcolatrice a inchiostro”. Stessa cosa è accaduta al Mitsubishi Pajero, in Spagna venduto col nome commerciale di “Montero”, poiché considerato un insulto contro gli omosessuali. O ancora, il VIC-20 Commodore. In Germania la parola “Vic” alludeva al pene e all’ambito erotico, quando in realtà si voleva semplicemente indicare il “Wolks-Computer” (computer per il popolo).
Ma ora arriviamo al dunque. La protagonista è la scheda video sorta per sfidare le GeForce, e il suo nome “tattico” ha fatto impazzire tutti. Ricordate il linguaggio c.d. l337., gioco di parole che combinava numeri facendoli somigliare a delle frasi? Per intenderci, “sei bello/a” con “0.7738135/ 4.7738135” e “hello” con “0.7734”. Quante conquiste ci permise questo furbo metodo…
Facendo i seri, in Francia Intel Arc A770 e A750 sono ora in vendita nei negozi online di Topachat e LDLC, a un prezzo rispettivo di 459,99€ e 379,99€. Cosa state aspettando? Malgrado i costi delle due GPU siano ancora molto alti, risulterebbero comunque più economiche di RTX 3060 Ti e Radeon RX 6700 XT.