E’ notizia di qualche giorno fa l’utilizzo, da parte della Russia, di veri e propri droni kamikaze, lanciati a capofitto sulla capitale Ucraina. Ma cosa sono? sono a tutti gli effetti un nuovo tipo d’arma aerea, acquistata dalla Russia dall’Iran, definita comunemente mina vagante.
Di piccole dimensioni, sono facilmente trasportabili e difficilmente riconoscibili anche dai radar, il loro utilizzo è molto semplice. Vengono inviati oltre le linee nemiche, sorvolandole continuamente fino a quando non viene individuato l’obiettivo finale, sul quale letteralmente si schiantano causando non pochi danni. Il lancio può avvenire da molto lontano, anche se al momento non esistono dati certi, si parla da un minimo di 100km, sino ad un massimo di 2000km, con l’invio in veri e propri sciami.
Droni kamikaze: quali sono quelli utilizzati in Ucraina
In Ucraina stiamo vedendo l’utilizzo dei droni Shaded-136, realizzati dall’Iran Aircraft Manufacturing Industrial Company, secondo le stime acquistati dalla Russia a partire da Giugno, in un quantitativo che si dovrebbe aggirare attorno alle 2400 unità.
Sono a tutti gli effetti droni senza pilota (UAV), con una forma a delta, nella testa viene integrato il missile (che esploderà con lo schianto a terra), la quale è direttamente collegata alle ali, che culminano con gli stabilizzatori. Le dimensioni sono generalmente molto ridotte, infatti si dice abbiano una lunghezza di 3,5 metri, con apertura alare di 2,5 metri, ed in grado di raggiungere buone velocità, pari a 185 km/h.
Gli stessi velivoli, secondo quanto appreso, dovrebbero essere in utilizzo anche in Yemen, ma anche in questo caso non abbiamo prove certificate.