Netflix sarà anche la nostra cura nel momento del bisogno, ma è più importante sapere che questa per la natura è un’acerrima nemica. La motivazione? L’impatto ambientale che lo streaming ha, guardando anche soli 30 minuti di serie tv e film. Così, mentre noi “medichiamo” le ferite con la visione dei titoli presenti, vi è chi nel frattempo affoga nel CO2 a causa nostra. Lo rivela la ricerca condotta da Tradingplatforms. Preparatevi, perché i dati emersi sono disastrosi.
Ebbene, 30 minuti di streaming di Netflix rilasciano circa 1,6 chilogrammi di CO2. Volete sapere quanti sono? Beh, esattamente quanto un viaggio in macchina da 6 chilometri circa. D’altronde non è difficile da immaginare, visto che gli abbonati hanno accumulato più di 6 miliardi di ore di visione
nei primi 28 giorni dalla pubblicazione dei nuovi film e serie tv. Complice di tale disastro è ovviamente la fama dei servizi di streaming, sempre più amati dal pubblico mondiale.La visione dei servizi di streaming comporta quindi delle conseguenze molto gravi sull’ambiente. “Netflix non è l’unico ad avere una grande impronta di carbonio dalle sue operazioni dei data center”, dice Edith Reads di Tradingplaftorms. A differenza di altri però la piattaforma ha intenzione di impegnarsi al fine di ridurre le proprie emissioni, fissandosi in primis l’obiettivo di diventare presto carbon free.
Chiariamo ora una cosa molto importante. Le emissioni di CO2 non vengono provocate in particolar modo dallo streaming dei contenuti, ma soprattutto dalle operazioni aziendali tra cui quelle legate all’infrastruttura dei data center.