Il telescopio spaziale James Webb continua grazie ai suoi potentissimi occhi a regalarci meraviglie, il famoso strumento lanciato dalla NASA infatti grazie ai propri sensori infrarossi sta consentendo all’umanità di guardare oltre le polveri interstellari e di andare indietro nel tempo di vari ordini di grandezza, permettendo la visualizzazione di corpi stellari vicini a quando l’universo era ancora bambino.
Il famoso telescopio è riuscito a spingersi laddove Hubble non è potuto arrivare, ha infatti immortalato un ammasso di tre galassie in formazione in orbita attorno a un gigantesco e lontanissimo buco nero supermassiccio, circondato da un potentissimo quasar rosso, una fonte di luce fortissima il cui colore rosso è dovuto allo spostamento verso il rosso della luce emessa, fenomeno che ha permesso di calcolare la distanza che è pari a 11,5 miliardi di anni luce, dettaglio che lascia intuire che stiamo osservando un fenomeno avvenuto ad Universo neonato.
Tre galassie vorticanti
La peculiarità di ciò che ha osservato JW risiede nella presenza di tre galassie in formazione in stato vorticoso in quanto è un fenomeno rarissimo da osservare soprattutto ad uno stato così iniziale, esattamente come afferma l’astronoma Dominika Wylezalek dell’Università di Heidelberg in Germania, principale autrice dell studio condotto con l’avveniristico telescopio: “Ci sono pochi protocluster di galassie conosciuti di questa fase iniziale. È difficile trovarli e pochissimi hanno avuto il tempo di formarsi dopo il big bang”.
Il grandissimo risultato è dovuto al NIRSpec, strumento di spettroscopia a infrarossi che consente al telescopio di guardare indietro nel tempo come mai nessuno strumento ha potuto fare finora.