Grazie alle luci a LED, l’illuminazione pubblica consuma molto meno rispetto a prima in termini di energia. Science Advances, però, considera anche l’altro lato della medaglia, mettendo in evidenza i lati negativi di questa scelta ormai diffusa in tutto il mondo.
Le emissioni luminose, e quindi l’inquinamento annesso, sono aumentate. Una nuova analisi dell’ISS ha infatti dimostrato che questo rinnovamento delle luci pubbliche ha causato un aumento dei livelli di luce blu, deleteria per la produzione di melatonina e non solo.
Le luci a LED utilizzano uno strato di fosforo per ottenere il colore bianco e intensità più naturali; si passa dunque da una luce più fredda e artificiale ad una più calda e naturale, grazie anche all’abbassamento dei gradi kelvin
.Ma la presenza di luce blu così accentuata desta parecchie preoccupazioni all’Università di Exeter, il quale parla di una possibile soppressione della melatonina. Ai cicli della melatonina è legato il nostro “orologio biologico”, il cosiddetto ritmo circadiano.
La secrezione di questo ormone viene influenzata tantissimo dalla luce solare: quando questo stimolo viene bloccato, come accade durante l’esposizione alla luce blu, la melatonina viene soppressa, causando di conseguenza un sonno più disturbato.
“I lampioni a Led a luce blu funzionano a una lunghezza d’onda che sopprime maggiormente la melatonina durante la notte – ha scritto l’American Medical Association – si stima che le lampade a Led bianche abbiano un impatto cinque volte maggiore sui ritmi circadiani del sonno rispetto ai lampioni stradali convenzionali”.