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Redmi Note 12 Pro si mostra su Geekbench prima del lancio ufficiale

Nel corso delle prossime ore, Redmi presenterà ufficialmente la nuovissima serie Note 12 che sarà composta da almeno due device. Allo smartphone base si affiancherà anche la versione Pro.

Proprio quest’ultimo device è apparso su Geekbench poche ore prima del lancio. Il presunto Redmi Note 12 Pro ha effettuato un test sulla piattaforma di benchmark e sono trapelate le caratteristiche tecniche principali.

Stando alle informazioni disponibili, lo smartphone sarà caratterizzato dal numero di modello 22101316C. La piattaforma, inoltre, rivela che il device sarà spinto da un System-on-Chip octa-core affiancato ad una scheda madre dal nome in codice ruby. Il SoC ha una frequenza operativa massima di 2.6GHz e una base di 2.00GHz a cui si affianca una GPU Mali G68.

 

Redmi Note 12 Pro ha effettuato un test su Geekbench poche ore prima del lancio ufficiale svelando parte della scheda tecnica

Considerando tutte queste caratteristiche, possiamo essere quasi certi che il SoC utilizzato per il Redmi Note 12 Pro sia il MediaTek Dimensity 1080

. Il sistema che ha effettuato il test, inoltre, può contare su 6GB di RAM. Tuttavia, questo sarà solo uno dei tagli di memoria disponibili.

Il sistema operativo registrato da Geekbench è Android 12, quasi certamente dotato di interfaccia proprietaria MIUI 13. Considerando le tempistiche di lancio, lo smartphone riceverà l’aggiornamento Android 13 non appena sarà ufficializzato da Xiaomi.

Guardando alle performance, il device ha totalizzato 767 punti nel testi in single-core e 2008 punti in quello multi-core. Stando alle indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi, il Redmi Note 12 Pro potrà contare su un display AMOLED da 6.67 pollici con risoluzione FHD+ e refresh rate a 120Hz. Non mancherà il supporto alla tecnologia Dolby Vision, HDR10 e HDR10+ con una luminosità massima di 900 nits.

Purtroppo al momento non sono disponibili ulteriori dettagli ma è solo questione di ore prima del lancio ufficiale.

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Pubblicato da
Alessio Amoruso