Spotify sembra intenzionata ad aumentare i prezzi degli abbonamenti e i primi rincari arriveranno quasi certamente negli Stati Uniti nei prossimi mesi. La decisione fa seguito agli ultimi risultati finanziari che hanno superato tutte le aspettative.
Secondo gli analisti, Spotify ha ottenuto più utenti e abbonati di quanto inizialmente previsto e, di conseguenza, sono aumentate anche le entrate dell’ultimo trimestre fiscale. Questi dati confermano l’ottimo stato di salute del servizio che riesce a massimizzare i propri sforzi economici.
A riguardo è intervenuto direttamente Daniel Ek, fondatore e CEO di Spotify, il quale ha commentato: “Quando i nostri concorrenti stanno aumentando i prezzi, per noi è davvero positivo“. Infatti, la piattaforma ha il tasso di abbandono più basso tra i suoi competitor e rispetto agli altri offre un’ottima proposta di valore per i clienti.
Spotify sta valutando la possibilità di aumentare il costo dell’abbonamento nonostante gli ottimi risultati finanziari
Inoltre, non bisogna dimenticare che tutti gli altri servizi di streaming hanno iniziato ad aumentare i prezzi di abbonamento in vari mercati. Nonostante i rincari, le performance di vendita sono comunque buone, quindi si tratta di una strada da percorrere finché possibile.
Basti pensare all’azienda della mela che ha recentemente introdotto vari aumenti sia per l’abbonamento singolo che familiare di Apple Music. Stesso discorso anche per il servizio Apple One che include streaming audio e video. Lo stesso discorso vale per YouTube con rincari notevoli per l’abbonamento familiare negli Stati Uniti.
Anche Spotify sta valutando questa opzione, in accordo con tutti i partner e le etichette. Un aumento del costo di abbonamento servirebbe a migliorare ulteriormente il servizio oltre che a aumentare il margine di guadagno per la piattaforma.