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Se non dormi almeno 5 ore ogni notte, puoi rischiare grosso, ecco perchè

I ricercatori dell’Inserm hanno scoperto che le notti troppo brevi, a partire dai 50 anni, aumentano il rischio di sviluppare diverse malattie croniche.

Più della metà degli adulti sopra i 65 anni soffre di almeno due malattie croniche, che hanno un impatto sull’aspettativa di vita. Tuttavia, studiando il legame tra la durata del sonno e l’insorgenza di malattie croniche (come cancro o malattie cardiovascolari), i ricercatori di Inserm hanno scoperto che la presenza di più condizioni croniche nella stessa persona (chiamata multimorbidità) era molto più alta tra le persone con più di 50 anni che soffrono di insonnia.

Dormire più di 5 ore a notte

I risultati del loro studio, appena pubblicato sulla rivista Plos one, mostrano “che esiste una solida associazione tra una breve durata del sonno, inferiore o uguale a 5 ore all’età di 50, 60 e 70 anni, e un rischio di insorgenza di malattie che va dal 30 al 40% a seconda dell’età” sottolineano i ricercatori.

Gli autori hanno anche osservato che la breve durata del sonno era associata a un aumento del 20%

del rischio di sviluppare una prima malattia cronica e un aumento del rischio di multimorbilità tra le persone che avevano già sviluppato una prima malattia cronica.

Il rischio di morte prematura aumenta del 25%

Secondo lo studio, i ricercatori hanno utilizzato i dati di 7.000 persone raccolti nell’ambito dello studio Whitehall II dell’University College London (un ampio studio epidemiologico sui dipendenti pubblici in Gran Bretagna).

I partecipanti hanno completato più volte un auto-report sulla durata del sonno tra il 1985 e il 2019, che ha fornito informazioni sulla durata del sonno all’età di 50, 60 e 70 anni. Un gruppo di partecipanti (4000 persone) ha anche indossato un orologio smart per una settimana, questo per avere una misurazione accurata della durata del sonno e per verificare l’accuratezza delle stime.

Questi dati sono stati poi incrociati con le loro cartelle cliniche. I ricercatori hanno così potuto verificare il legame tra la durata del sonno a diverse età.

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Pubblicato da
Simone Paciocco