Le piattaforme Social che alimentano l’economia dei Creators stanno iniziando a scivolare. Le entrate pubblicitarie trimestrali di YouTube sono diminuite dell’1,9% anno su anno, secondo il rapporto sugli utili trimestrali di Google Alphabet. Nel complesso, Alphabet ha mancato le stime degli analisti, guadagnando 69,1 miliardi di dollari di entrate, circa un miliardo in meno del previsto.
Per molti YouTuber, le entrate pubblicitarie sono una fonte di reddito significativa, questo perchè i membri del programma partner di YouTube guadagnano il 55% delle entrate pubblicitarie generate dai loro video. Quindi, un calo delle entrate pubblicitarie potrebbe essere motivo di allarme.
I servizi digitali che fanno soldi attraverso la pubblicità hanno dovuto affrontare forti venti contrari negli ultimi trimestri. Tra la recessione macroeconomica generale, l’incertezza globale sulla guerra in Ucraina e le importanti modifiche al software iPhone di Apple che rendono più difficile per gli inserzionisti monitorare gli utenti e le piattaforme di social media
che non stanno raggiungendo grandi numeri.L’invasione della Russia ha anche introdotto una nuova complessità politica per le piattaforme social, che sono state costrette a navigare in una delicata situazione geopolitica, fungendo anche da piattaforme essenziali per la raccolta di notizie nel corso della guerra. Google, Microsoft, Twitter, Snap e Meta hanno interrotto tutte le vendite di annunci in Russia. Inoltre il paese ha bloccato alcune di queste app e siti web per bloccare le informazioni sull’Ucraina.
Secondo Amanda McLoughlin, CEO di Multitude Productions, una società di podcasting indipendente e creatrice online di lunga data, è previsto un calo delle entrate generale.
“E’ una situazione comprensibile. Gli inserzionisti stanno rispondendo alla recessione tagliando i budget. Se dovesse davvero verificarsi una recessione, probabilmente vedremo la spesa pubblicitaria riprendersi più velocemente. L’incertezza è molto più spaventosa della realtà per le aziende“, ha detto McLoughlin a TechCrunch.