Elon Musk si è opposto “con veemenza” alla decisione di Twitter di bandire l’ex presidente Donald Trump, affermando che il gigante dei social media non doveva “censurare un presidente in carica“.
Jared Birchall, il principale assistente di Musk che è stato descritto come l’uomo di punta dietro l’acquisto di Twitter, ha detto ad un associato che l’idea di bandire un presidente in carica dalla piattaforma era “folle“.
Secondo quanto riferito, Musk “rimane costernato” dal fatto che Trump non sia ancora autorizzato a twittare, secondo il giornale, che ha citato fonti anonime vicine alla situazione.
Da quando è stata annunciata la notizia dell’acquisizione, Musk non ha fornito alcuna indicazione sul fatto che consentirà a Trump di tornare sulla piattaforma. I sostenitori di Trump sono stati eccitati dalla prospettiva che Musk prenda il controllo di Twitter e riveda la sua politica di moderazione dei contenuti.
Trump, da parte sua, ha promesso di non tornare su Twitter, promuovendo invece la sua piattaforma di social media, Truth Social. Nel frattempo Musk, ha affermato che Truth Social dovrebbe cambiare nome. “Truth Social esiste perché Twitter ha censurato la libertà di parola“, ha twittato Musk.
Trump ritornerà su Twitter?
Il 45° presidente è stato rimosso da Twitter in seguito alle rivolte del Campidoglio del 6 gennaio 2021, in cui i suoi sostenitori hanno cercato di interrompere l’elezione di Joe Biden da parte del Congresso. Trump è stato accusato di aver incitato la folla e poi di non aver fatto abbastanza per esortare i suoi seguaci ad andarsene.
La decisione di Twitter di bannare Trump è stata un punto di disaccordo tra Musk e l’allora CEO Jack Dorsey.
Dorsey inizialmente era contrario alla rimozione di Trump da Twitter, ma è giunto all’idea dopo essere giunto alla conclusione che l’ex presidente ha violato i termini di utilizzo del servizio, secondo il Journal.
Tuttavia, Dorsey e Musk sono rimasti in rapporti amichevoli e hanno mantenuto un dialogo, secondo il giornale.