Come notato dal consulente di Matt Navarra, alcuni canali di Telegram hanno già ricevuto l’accesso a questa funzione, che consente ai creatori di pagare per “pinnare” messaggi specifici. La funzionalità non è stata annunciata ufficialmente dalla piattaforma, il che suggerisce che è ancora in fase di test.
Tuttavia, la cosa interessante di questa storia è che i post a pagamento sono disponibili anche nell’app iOS di Telegram. Ma anche lì, l’app utilizza il proprio sistema di pagamento anziché il sistema di acquisti in-app dell’App Store.
Una situazione controversa per Telegram
Non è chiaro se Apple sia a conoscenza dei piani di Telegram, ma sembra improbabile poiché la vendita di contenuti in-app utilizzando sistemi di pagamento alternativi è contraria alle linee guida dell’App Store.
Gli sviluppatori che offrono contenuti a pagamento nelle loro app sono tenuti a farlo utilizzando gli acquisti in-app di Apple. Le uniche eccezioni sono le app nella categoria “lettura“, che possono reindirizzare gli utenti al pagamento di un abbonamento su un sito web esterno. Anche in Corea del Sud, Apple è stata costretta a consentire agli sviluppatori di utilizzare metodi di pagamento alternativi, ma questo non è il caso di Telegram.
Ovviamente, Telegram sta probabilmente cercando di aggirare il sistema di acquisti in-app dell’App Store per non pagare la commissione del 30% su ogni vendita ad Apple. Ad esempio, l’abbonamento mensile Telegram Premium costa 4,99 se lo paghi tramite l’app iOS. Ma se scegli di pagare dal sito web di Telegram, lo stesso abbonamento costa 3,99.