Vuoi un figlio ma non sei ancora pronto? Non preoccuparti, con la crioconservazione è possibile averlo anche tra 200 anni. Proprio così, il merito va al liquido seminale crioconservato e alla scienza in continua evoluzione.
Crioconservazione: la scienza continua a progredire
La prima nascita umana per merito della crioconservazione è avvenuta nel 1953. Dopo ben 69 anni siamo giunti a tecniche tanto avanzate che è possibile fare una fecondazione in vitro, usando dello sperma congelato 40 anni prima. L’esempio perfetto risale al 2012, quando una coppia di donne omosessuali ha scelto di fare ben due gemelle.
Esattamente nel 2020 il ministro per la cura e la salute mentale, Caroline Dineage dichiarò che ogni persona avrebbe dovuto avere il diritto di creare una famiglia. Per questo tutt’oggi è importante che le nostre leggi riflettano gli ultimi progressi tecnologici.
Nel Regno Unito era già possibile conservare a bassissime temperature sperma, ovociti ed embrioni per circa dieci anni. Ebbene, ora il limite è salito a 55 anni. Ma perché proprio 55, se non vi è nessun limite scientifico alla longevità dei semi? Basti pensare a Mick Jagger dei Rolling Stones (papà a 70 anni, nel 2016), il quale potrebbe tutt’ora fare bambini e così per gli altri secoli a venire.
Dunque, il limite legale di 55 anni non ha nulla a che vedere con la durata di conservazione dello sperma, o altri motivi scientifici. La scelta di tale limite è dipesa da ciò che i parlamentari ritenevano giusto per la società, o almeno così dice Allan Pacey, professore di andrologia all’Università di Sheffield. “Lo sperma dei tori pregiati [viene] riposto in deposito per molto più tempo di quanto normalmente conserviamo lo sperma dell’uomo, senza riscontrare alcun problema”.