Jack Dorsey, ex CEO di Twitter, ha lasciato la sua posizione ed Elon Musk è diventato in poco tempo il suo sostituto. Dorsey rompe il silenzio a distanza di qualche mese.
Elon Musk alle redini di Twitter ha già fatto scalpore in pochissimo tempo. I licenziamenti voluti da Musk hanno avuto un impatto negativo su circa la metà dell’azienda, che Dorsey ha co-fondato nel lontano 2006. Oltre alla riduzione della forza lavoro, con Elon Musk sempre più dipendenti lamentano anche la riduzione del riconoscimento dei propri diritti, la mancanza di etica, del lavoro e non solo.
Parlando dei dipendenti, Dorsey dichiara: “Troveranno sempre un modo, non importa quanto sia difficile il momento. Mi rendo conto che molti sono arrabbiati con me. Sono il responsabile principale del motivo per cui tutti si trovano in questa situazione: ho venduto l’azienda troppo in fretta. Mi scuso per questo“.
Elon Musk continua a stravolgere Twitter e Dorsey, ex CEO, ha qualcosa da dire a riguardo
Dorsey, che si è anche dimesso dal consiglio di Twitter cinque mesi fa, oltre che dalla posizione di CEO, ha aggiunto di essere grato per tutti coloro che hanno lavorato con lui. “Non mi aspetto che sia reciproco in questo momento, o forse mai più e lo capisco”. Questo è il primo commento pubblico di Dorsey da quando Musk ha preso in mano la piattaforma la scorsa settimana. In passato, Dorsey ha affermato che Musk fosse la soluzione migliore per risollevare le sorti del noto social. Tuttavia, pare abbia già cambiato idea.
Dorsey ribadisce: “Credo che Twitter debba avere un protocollo open source, finanziato da una sorta di fondazione che non possiede nulla, lo fa solo avanzare. Un po’ come ha fatto Signal. Non può avere pubblicità”. Musk sembra andare in tutt’altra direzione, si vocifera anche di abbonamenti per gli utenti.
Nonostante la dipartita di Dorsey dai suoi ruoli ufficiali concerni la gestione di Twitter, il suo silenzio è stato notato in questi mesi. Musk, nel frattempo, ha affrontato i licenziamenti senza alcuno scrupolo. Ha anche cambiato gli orari di lavoro, stremando molti dipendenti in meno di una settimana. Musk a sua discolpa si giustifica appellandosi ai 4 milioni che Twitter perde ogni giorno e che intende recuperare. Inoltre, sottolinea che il congedo promesso ai dipendenti licenziati supera quello standard previsto dalla legge.