Per quanto riguarda i prezzi di benzina e diesel pare che la situazione si sia leggermente calmata. Chiaramente non si parla di un prezzario che è come quello di una volta, ma comunque il taglio delle accise prolungato al 18 novembre ha portato una ventata di tranquillità a moltissimi italiani.
Tuttavia, è fondamentale non essere del tutto ottimisti, essendo che dal punto di vista internazionale la situazione è ancora fin troppo movimentata. Infatti, sembra che la previsione da questo punto di vista sia rialzista e riguarda sia la benzina, che il gasolio, il metano e il GPL.
I prezzi sono anche parecchio sotto pressione per via dei forti aumenti delle quotazioni dei prodotti raffinati registrati negli ultimi tre giorni sui mercati petroliferi internazionali. Scopriamo di seguito maggiori dettagli a riguardo.
Staffetta Quotidiana, portale specializzato principalmente in tematiche che riguardano l’energia, ha riportato le statistiche aggiornate al 4 novembre 2022.
Il prezzo medio nazionale della benzina nella modalità self-service è di 1,684 euro al litro, il diesel 1,863 euro al litro
, il Gpl 0,775 euro al litro, il metano 2,188 euro al kg.Lo stesso portale ha riportato anche i prezzi medi dei carburanti in modalità servito: in tal caso, la benzina ha un prezzo di 1,828 euro al litro, il diesel di 2,004 euro al litro, il Gpl di 0,772 euro al litro e il metano di 2,295 euro al kg.
Per quanto riguarda il metano, invece, dopo che sono stati superati picchi al di sopra dei 3 euro al kg, ora sta viaggiando stabilmente sui 2,5 euro/kg. Ciò è dovuto al calo delle quotazioni internazionali del gas. Ma parliamo comunque di un livello che è comunque poco sostenibile per chi viaggia a metano, non è assolutamente un caso infatti che le auto a gas naturale siano crollate del 65% a gennaio.
Cosa opposta invece per quanto riguarda il GPL che, dopo il picco di marzo, continua a scendere di prezzo. Di fatto, le immatricolazioni di nuove auto alimentate a gas stanno aumentando costantemente: nei primi dieci mesi del 2022, si è registrato un +5%, a fronte di un mercato che è calato complessivamente del 14%.