In seguito alle critiche ricevute per l’adozione dei chip Exynos, l’azienda ha deciso di affidarsi a Snapdragon in più mercati del previsto. Per questo, già il Galaxy S22 lanciato da poco e munito di Snapdragon 8 Gen 1 è arrivato ovunque. Il prossimo anno, con il suo successore diretto – il nuovo Galaxy S23 – Samsung punta tutto sul chip Snapdragon proposto da Qualcomm.
L’introduzione più ampia dei chip Snapdragon sui dispositivi Samsung Galaxy sono un netto vantaggio per Samsung – che in questo modo soddisfa più clienti – ma anche per Qualcomm. Quest’ultima trarrà un guadagno maggiore grazie a questo nuovo accordo tra le due aziende. I chip Exynos, tuttavia, continueranno ad essere adottati, anche se in modo diverso.
In realtà, secondo alcune voci, nonostante tutti i buoni propositi, l’azienda potrebbe ancora cambiare idea e integrare proprio l’ultimo Exynos 2300 nel nuovo Galaxy S23, piuttosto che lo Snapdragon 8 Gen 2. In alternativa, potrebbe decidere di proporre questa variante solo in alcuni mercati, o per altri dispositivi in arrivo per lo più di fascia media, come la serie Galaxy A.
Samsung e Qualcomm hanno stretto un accordo pluriennale quest’estate, con l’obiettivo di utilizzare più chip Snapdragon nei dispositivi Galaxy della fascia premium. L’azienda si affida già ai SoC realizzati da Qualcomm per la sua gamma di dispositivi Flip and Fold, ma ha sempre seguito una strategia diversa e ben precisa per la serie Galaxy S. Questo nonostante i frequenti test e i reclami che descrivono i chip Exynos come significativamente inferiori. In futuro, quasi tutti i mercati principali riceveranno i nuovi dispositivi Galaxy S con chipset Qualcomm Snapdragon, finché il SoC su misura di Samsung non sarà pronto per il suo debutto, anche se è improbabile che avvenga prima del 2025.