Il Sole sa emozionarsi più o meno quanto un essere umano, o almeno così sembra nelle ultime foto scattatogli dalla NASA (Solar Dynamics Observatory). A primo impatto parrebbero due occhi e una bocca sorridente, ma cosa sono in realtà quei “buchi neri” ?
Allora, qual è la verità dietro quella suggestiva foto? Si tratta di semplici buchi coronali frutto delle differenze di temperatura. Questo perché in alcuni punti il vento solare scorre rapidamente portando un flusso di particelle verso lo spazio interplanetario.
Ciò può avvenire in qualsiasi momento, dando vita in alcuni casi anche a pericolose tempeste geomagnetiche. I fori coronali si classificano in una scala compresa fra G1 a G5, con G1 che è il meno forte. È assurdo da pensare, ma ciò sta accadendo sempre più spesso. Basti pensare che nella settimana dal 30 ottobre al 5 novembre
ci sono state oltre 23 espulsioni di massa coronale.Domanda più che lecita: da cosa è formato il Sole? Questo è composto da gas ionizzato ed elio caldo: la sua superficie e l’atmosfera cambiano il loro stato per via delle forze magnetiche provocate dal plasma in movimento. Ma facciamo un salto indietro: il Sole nacque 4,5 miliardi di anni fa ed è distante più o meno 93 milioni di miglia (150 milioni di chilometri) dalla Terra. Al centro, nonché nel suo nucleo, è posta la parte più calda che raggiunge temperature che vanno oltre i 15 milioni di gradi Celsius. Ciò che lo rende speciale è la sua importanza per il genere umano. È grazie a questo se ad oggi noi esistiamo.