Le sempre crescenti ondate di calore stanno portando un sempre maggior numero di persone a dover correre ai ripari, soprattutto in estate, per tutelarsi dalle temperature afose delle giornate, spesso sfruttando condizionatori d’aria che però consumano molta corrente, dunque inquinano e non fanno altro che esacerbare un problema già presente in quello che si mostra come un loop vizioso.
Ovviamente la ricerca si spinge verso una soluzione in grado di migliorare il comfort abitativo senza però appesantire i consumi e dunque l’inquinamento, ciò si traduce in sistemi di raffreddamento passivi, ed è proprio quello a cui hanno pensato i ricercatori dell’Università di Notre Dame, in Indiana, che ricorrendo ad una tecnologia informatica avanzata e l’intelligenza artificiale, sono riusciti a mettere a punto una pellicola trasparente in grado di impedire il passaggio della radiazione ultravioletta e infrarossa del Sole
, spettri della luce che trasportano la maggior parte del calore.
Il team ha progettato dei modelli computerizzati di rivestimenti trasparenti per finestre o “transparent radiative cooler” (TRC), hanno sfruttato materiali comuni in diverse disposizioni di layers: biossido di silicio, nitruro di silicio, ossido di alluminio o biossido di titanio su una base di vetro, sormontata da una pellicola di polidimetilsilossano.
Per ottenere il risultato hanno poi effettuato delle simulazioni utilizzando un approccio interattivo guidato dall’Intelligenza artificiale e dal calcolo quantistico, che archivia i dati servendosi di particelle subatomiche, così facendo hanno testato tutte le possibili combinazioni in pochissimo tempo, ottenendo un risultato che batte tutte le simulazioni fatte con i computers classici.