Conoscete la steganografia? Trattasi di una tecnica stravagante che ha l’obiettivo di nascondere una comunicazione tra due interlocutori. La ragione? La scopriremo tra pochissimo grazie ad un nuovo articolo pubblicato sulla rivista ACS Central Science dell’American Chemical Society.
Tutto ha inizio da uno scienziato, il quale inviò per posta una lettera al suo professore nella quale era nascosto un messaggio segreto. Dove si trovava? Esattamente nell’inchiostro. Assurdo da pensare vero? E ancora più surreale è che, seppur sembri una semplicissima cartolina, per realizzarla è stata utilizzata la tecnica degli “oligouretani“, contenendo così tutto il libro “Il meraviglioso mago di Oz” di L. Frank Baum.
Ma facciamo una precisazione. A cosa servono gli oligouretani? Questi vengono utilizzati come agenti di formazione per preparati di pigmenti non acquosi. Qual è la correlazione? Ora ve lo spieghiamo. Gli scienziati si sono serviti per l’esattezza di otto oligouretani
, un tipo speciale di polimero. In questo modo hanno codificato una chiave di 256 caratteri per crittografare e decifrare di conseguenza una versione digitale del libro. “Per tenere ben impresse 256 bit di informazioni, abbiamo deciso di codificare una chiave di cifratura in esadecimale in una miscela di otto oligouretani“, si legge nel documento.Alan Woodward, professore di Informatica presso il Center for Cyber Security dell’Università del Surrey, ha voluto dire la sua in merito definendo affascinante l’idea di scrivere un messaggio con un codice nascosto contenuto nella struttura molecolare dell’inchiostro. Sicuramente è molto interessante come metodo per nascondere un messaggio ma è altrettanto poco pratico.