L’operatore WindTre ha recentemente ricevuto una multa da ben 5 milioni di euro dall’Antitrust per le rimodulazioni applicate ai clienti di telefonia mobile.
Queste rimodulazioni prevedevano la possibilità di rifiutarle tramite comandi via SMS. La stessa pratica era stata adottata anche da TIM, che attende l’esito del procedimento dell’AGCM. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Lo scorso Giugno 2022 ADUC ha deciso di denunciare WindTre all’Antitrust e la denuncia riguardava dunque le due rimodulazioni con il comando NVAR, messe in atto prima da Dicembre 2021 e poi da Maggio 2022. Lo scorso 9 novembre 2022 ADUC ha comunicato la conclusione del procedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti dell’operatore arancione, con l’operatore telefonico che ha subito una multa di 5 milioni di euro, il massimo applicabile dall’Autorità.
La decisione è stata presa lo scorso 2 Novembre 2022 a seguito della conclusione del procedimento sanzionatorio PS12305 aperto l’11 Aprile 2022. L’Antitrust ha accertato la violazione dell’articolo 65
del Codice del consumo, il quale prevede il consenso espresso del consumatore per qualsiasi pagamento supplementare. Invece, la possibilità di utilizzare il comando NVAR di WindTre ha trasformato la modifica unilaterale in una vendita per “opt-out”.Secondo quanto riportato da ADUC, le due rimodulazioni hanno coinvolto 11 milioni di clienti WindTre di rete mobile, per un guadagno per l’operatore stimato fra 90 e 225 milioni di euro. Nelle ultime ore, con la pubblicazione dei risultati finanziari del terzo trimestre del 2022, il Gruppo TIM ha reso noto che lo scorso 5 Agosto 2022 l’Antitrust ha avviato nei confronti di TIM il procedimento sanzionatorio PS12384 per pratiche commerciali scorrette. In questo caso la decisione non è ancora arrivata.