Se oggi ci scandalizziamo per i robot che hanno preso il posto dei camerieri, ancora non avete visto quello che ci aspetta nel futuro con l’Intelligenza Artificiale. Si parla di frutta e verdura “insaporite” dalla tecnologia, ma questo è solo l’inizio di una lunga serie di follie rivoluzionarie. Una cosa è più che certa: Adamo ed Eva si rigireranno nella tomba.
Wait, facciamo chiarezza. I ricercatori dell’Università della Florida stanno pensando ad un nuovo modo per “assaggiare” i prodotti a seconda del loro profilo chimico. Ma che significa? Da sempre l’assaggio delle nuove creazioni si basa su acidità e dolcezza. Dopo tempo però si è scoperto l’impensabile: il metodo utilizzato in realtà non è poi così preciso, poiché lascia passare un’infinità di caratteristiche che rendono speciale il frutto o la verdura.
Per intenderci, nei mirtilli solo il 40% è spiegato da dolcezza e acida, mentre la parte restante è formata da sostanze chimiche denominate “composti organici volatili” che percepiamo con l’olfatto. Patrico Muñoz, uno dei coautori dell’articolo scientifico, ha spiegato che nella frutta, le piante producono tali sostanze chimiche per “invitare” gli animali che dopo essersi gustati la frutta spargeranno i semi.
Tutto questo per dire che l’Intelligenza Artificiale in futuro servirà per “prevedere” quali culture possano essere scelte o no dai consumatori. Prima però bisogna ricordare che questi sistemi dovranno essere collegati con attenzione, poiché sappiamo benissimo che il gusto di un gruppo di persone muta in base al paese in cui ci troviamo. Sembra assurdo, eppure è semplicemente ciò che ci aspetta nel futuro.