Un piaga inquietante che affliggeva da qualche tempo la maggior azienda automobilistica al mondo: Una spia all’interno di Tesla.
Una azienda di queste dimensioni può avere davvero tanti segreti da salvaguardare, che si tratti di nuovi progetti come di nuove invenzioni o perfezionamenti delle tecnologie esistenti.
Elon Musk nel corso degli anni ci ha abituati a numerosi colpi di scena, portando Tesla in cima alla classifica per dimensioni aziendali, fatturato e quantità di auto vendute.
Tutti questi risultati non sono stati conquistati per caso, ma sono frutto di un costante lavoro di ricerca e sviluppo che ha posto Tesla dinnanzi alla concorrenza, con un progresso tecnologico che gli esperti del settore hanno definito “più avanzato di oltre 10 anni rispetto ai principali competitor”.
Quando si porta avanti un nuovo progetto è dunque logico doverne preservare i dettagli per creare un vantaggio sulla concorrenza, ma ultimamente una spia in Tesla avrebbe divulgato documenti riservati ai giornalisti.
È ovvio dedurre che ad Elon Musk questo problema non sia passato inosservato, e interrogandosi su chi fosse le talpa ha deciso di escogitare un piano per metterla in trappola.
Alla prima occasione utile, dove si aveva la necessità di comunicare informazioni sensibili ai dipendenti, Elon Musk ed il suo team hanno preparato email diverse per ogni dipendente. Le comunicazioni differivano negli spazi dei caratteri e quindi diverse per ogni lavoratore.
Quando la nuova comunicazione è uscita sui giornali, identica alle email inviate, è bastato scrutarla per bene per risalire a chi fosse indirizzata.
In questo modo il geniale Elon Musk è riuscito a mettere con le spalle al muro la spia di Tesla. Un idea semplice ma davvero efficace!