Quando si pensa alla produzione additiva il collegamento diretto che si fa è con le stampanti 3D. Tuttavia, con questo termine generico si possono indicare una moltitudine di tecnologie di stampa ed ognuna è caratterizzata dai propri punti di forza e di debolezza.
Come emerso dal report realizzato da IDTechEx ed intitolato “3D Printing and Additive Manufacturing 2023-2033: Technology and Market Outlook” si è cercato di analizzare le diverse tecnologie di stampa 3D e trovare i rispettivi punti di forza e debolezza.
I parametri tecnici analizzati includono velocità di costruzione, risoluzione, prezzo, ecc. per determinare le loro prestazioni individuali. Questo ha permesso di avere uno spaccato sul settore, valutando quali sono i campi in forte sviluppo per quanto riguarda la tecnologia.
È importante sottolineare che, affinché la stampa 3D possa essere utilizzata in industrie e applicazioni di alto valore, è necessario creare un intero ecosistema produttivo. È importante la gestione e l’approvvigionamento dei materiali e dei software, valutare l’impatto della post-elaborazione con annessa garanzia di qualità. Anche il capitale umano deve essere adeguatamente formato per poter garantire servizi ad alto valore aggiunto.
Il primo punto su cui concentrarsi sono certamente i materiali utilizzati. In passato, le parti stampate in 3D risultavano meno rifinite rispetto quelle prodotte in modo convenzionale. Tuttavia, le aziende di stampa 3D (compresi i fornitori di materiali come BASF e Arkema) stanno lavorando per rendere i prodotti finiti sempre più precisi.
In questo senso si sta muovendo anche la gestione del controllo qualità e del ritocco. Materiali e mezzi più affidabili per la stampa 3D permettono la produzione di componenti che richiedono meno lavorazioni dopo lo stampaggio. I macchinari di nuova generazione sono progettati per elaborare un gran numero di pezzi e automatizzare il più possibile e ridurre il tempo complessivo di produzione dei pezzi.
I software di sistema evoluti permettono di consigliare agli utenti finali quali sono le parti più adatte al passaggio alla stampa 3D. In questo modo è possibile snellire la produzione, ridurre gli sprechi e aumentare la qualità finale.
Dopo la stampa, il software di ispezione e garanzia della qualità confronta le scansioni 3D del pezzo prodotto con il modello 3D originale per rilevare deviazioni e difetti. I controlli sono eseguiti anche durante la stampa 3D per monitorare costantemente il processo.