Sono più di 1 milione gli account attivi sulla piattaforma la prima volta o riattivati; in questo modo, il numero di utenti totali superano gli 1,6 milioni, ossia “3 volte quello che era appena due settimane fa!”, come twittato dallo stesso fondatore.
Di certo non si parla dei livelli stratosferici di Twitter che, secondo gli ultimi dati disponibili, ha 237,8 milioni di mDAU, ossia degli utenti giornalieri attivi e monetizzabili.
Entrando nel dettaglio, ecco quali sono le differenze sostanziali di Mastodon rispetto a Twitter:
Essendo che si tratta di un software open-source, Mastodon non è come Twitter. Infatti, non è un’unica grande piattaforma, ma necessita di un server per ospitarvi una community. Inoltre, non c’è una grande e unica politica di moderazione
, essendo che ogni server ha le sue regole in base ai contenuti che vengono trattati.E non solo: i server possono collegarsi ad altri server, andando a creare un collettivo di comunità interconnesse chiamato Fediverse. Se si ricevono messaggi non graditi da utenti che non sono altrettanto graditi, si possono facilmente bloccare e si può anche bloccare l’intero server.
La piattaforma vive di donazioni, infatti da fine ottobre sono aumentate tantissimo, tanto che il fondatore è quasi preoccupato della sua crescita repentina. “Non guadagnando in modo proporzionale alla sua dimensione, quasi non ho convenienza che il social diventi grande“, dice. Tuttavia, è felice del fatto che Elon Musk stia letteralmente trollando Mastodon su Twitter: “è pubblicità gratuita“, ammette in un’intervista a Wired.
Mastodon è disponibile sia su Android che iOS, e pensare che possa diventare un qualcosa di più simile a Twitter è un errore grossolano. Di fatti, il social continuerà a tenere quest’anima nel corso degli anni.