First Light Fusion è nato dalle menti degli scienziati di Oxford con un unico scopo: “risolvere il problema dell’energia da fusione con la macchina più semplice possibile“. Una macchina, che tu ci creda o no, ispirata ai gamberetti.
Questa creatura è inclusa dal National Geographic nell’elenco dei più letali del mondo, nonostante non sia più grande di un dito umano. E questo è principalmente perché uno degli artigli di cui è dotato funziona più o meno come una pistola, con effetti mortali.
Quando individua la preda, il gamberetto chiude l’artiglio con una forza tale che una sorta di proiettile a bolle fuoriesce dall’altra estremità, muovendosi a velocità fino a 100 km/h. Quando irrompe vicino alla preda, la stordisce.
First Light Fusion afferma che nel processo, i vapori all’interno della bolla vengono “riscaldati a decine di migliaia di gradi“. Questa è solo una frazione di ciò che serve per ottenere la fusione inerziale (sono necessari milioni di gradi), ma il concetto potrebbe funzionare anche per questa applicazione.
Ecco perché il gruppo propone una macchina che invece di sparare un laser sul combustibile per ottenere la fusione, lancerà un proiettile ad alta velocità.
Il gruppo definisce questo approccio più semplice, più efficiente dal punto di vista energetico e con un rischio fisico inferiore rispetto ad altri progetti presi in considerazione. L’idea è piuttosto semplice: un proiettile viene sparato da pistole a gas leggero o da lanciatori elettromagnetici, che forniscono una velocità teoricamente illimitata, e colpisce un bersaglio comprendente un amplificatore e la stessa capsula del carburante. Come risultato dell’impatto, il carburante dovrebbe fondersi, rilasciando grandi quantità di energia nel processo.
Un progetto rivoluzionario
L’amplificatore nel bersaglio viene utilizzato per aumentare la pressione d’impatto dopo che il proiettile colpisce, facendo in modo che il carburante si accenda molto più velocemente. Quindi, aiuta anche l’impatto a schiacciare il carburante da tutti i lati fino al punto di implosione, indipendentemente da dove colpisce il proiettile.
First Light Fusion immagina una centrale a fusione in cui sia il bersaglio che il proiettile verrebbero lanciati verso il basso nella stessa camera di reazione. La teoria è che il proiettile raggiungerebbe il bersaglio al momento giusto per avere il massimo effetto, che è al centro della camera del reattore. La camera stessa sarebbe protetta dal vasto rilascio di energia rilasciata con l’aiuto della prima parete liquida.
Non abbiamo idea di quali siano effettivamente i proiettili oi bersagli. La società afferma che, almeno per quanto riguarda gli obiettivi, stiamo parlando di segreti commerciali gelosamente custoditi. Inoltre, non abbiamo informazioni su quando questa cosa potrebbe diventare realtà.