Il futuro potrebbe non essere come lo desideriamo oggi, poiché se da una parte il progresso sta permettendo la realizzazione di un’infinità di idee tecnologiche, dall’altra ce ne sono alcune che fanno davvero paura e che potrebbero presto ucciderci (nel vero senso della parola). Meta Quest 2 infatti è uno strumento letale caratterizzato da tre cariche esplosive montate accanto agli occhi. Ma come funziona?
Meta Quest 2: la folle e pericolosa idea del futuro
Lo “strumento della morte” funge collegando l’interruttore a una frequenza, tramite la quale un fotosensore innescherà le cariche ad ogni lampeggiamento rosso (simbolo che va ad accompagnare il game over e la sconfitta nel gioco) segnando la sua morte e facendogli scoppiare la testa. Il problema (come se fosse l’unico) è che questo meccanismo potrebbe uccidere l’utente anche quando non gioca.
«L’idea di legare la tua vita reale al tuo avatar virtuale mi ha sempre affascinato: alzi istantaneamente la posta in gioco al massimo livello e costringi le persone a ripensare al loro modo di interagire con il mondo virtuale e i giocatori al suo interno. Solo la minaccia di gravi conseguenze può far sembrare un gioco reale per te e per ogni altra persona nel gioco», ha spiegato Luckey in un post sul proprio blog ufficiale. Come potete vedere, la sua tesi è ai limiti della normalità.
Per fortuna trattasi solamente di un’installazione artistica posta sulle strade inabitate del game design – ma mira a sottolineare il limite vero che ha bloccato la VR in tutti questi anni, ovvero rendere questa folle idea reale.