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Carta di credito biometrica: si potrà pagare solamente con un dito

Autorizzare i propri pagamenti solamente appoggiando il dito sulla propria carta di credito? Tra non molto tempo si potrà fare. Questo è ciò che dice Banca Sella, la quale ha avviato da poco la sperimentazione della carta di credito con riconoscimento biometrico.

Infatti, grazie ad un piccolo chip, si potranno effettuare pagamenti solamente utilizzando la propria impronta digitale. È impostante però capire il funzionamento di questo nuovo metodo. Scopriamo di seguito maggiori dettagli a riguardo.

 

 

Carta di credito biometrica: pagamento solamente con un dito, la sperimentazione di Banca Sella

Ogni cliente della banca avrà un kit contenente un dispositivo speciale chiamato sleeve“, il quale gli consentirà di registrare la propria impronta sulla carta di credito in completa autonomia. Il procedimento sarà facile e completabile in pochi semplici passi. Pertanto, non ci sarà la necessità di recarsi in filiale.

Dopo aver effettuato l’acquisizione dell’impronta digitale, la carta potrà

essere utilizzata immediatamente. Il chip ha bisogno di batterie per funzionare? Assolutamente no: è alimentato direttamente dai POS in modalità contatto e dal loro campo magnetico quando avviene il pagamento in contactless.

Di fatto, basterà appoggiare il dito sull’apposito spazio dove è posto il chip biometrico sul fronte della carta. Successivamente, la transazione sarà stata autorizzata correttamente e in piena sicurezza.

“Questa nuova carta abilita una modalità di riconoscimento che molti già utilizzano ogni giorno sui propri smartphone e sottolinea la costante attenzione del Gruppo nell’offrire soluzioni sempre più all’avanguardia per andare incontro alle rinnovate esigenze personali”, ha affermato Giorgio Orioli, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Sella Personal Credit. “La collaborazione con IDEMIA e Visa conferma questa visione che punta ad arricchire l’esperienza di pagamento dei nostri clienti garantendo allo stesso tempo semplicità e sicurezza”.

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Pubblicato da
Christian Savino