Ogni secolo ha il suo lato negativo. Il periodo che va dal 2020 al 2022 lo ricorderemo innanzitutto per l’arrivo del Covid e del conseguente lockdown, ma anche per i molteplici terremoti, il crollo di svariati ponti, il clima impazzito, l’inquinamento, e per non farci mancare nulla anche lo scoppio della guerra Russo-ucraina. Eppure non è il peggiore in assoluto, non ci credete? Venite con noi, stiamo per fare un salto nella storia!
Forse state dimenticando quel tragico periodo compreso tra il 1347 e il 1351 in Eurasia occidentale e in Nord Africa, in cui regnava la pandemia di peste bubbonica. La malattia letale uccise ai tempi almeno 25 milioni di persone in Europa, l’equivalente di circa la metà della popolazione del continente.
Ma la storia ci ha insegnato cose ancora più gravi. Nell’ormai lontanissimo 1315-1317 l’Europa fu condannata da un grande diluvio
e dalla Grande Carestia. Alcune fonti dicono che abbia piovuto quasi ininterrottamente per tutta l’estate e l’autunno dal 1314 al 1316, provocando una grave carenza di cibo, ma anche dando vita ad un ambiente umido e cupo. La fame era così tanta che portò nel 1316 le persone ad uccidersi a vicenda pur di trovare qualcosa da mangiare. Per non parlare poi dell’abbandono dei figli da parte dei loro genitori, degli animali domestici utilizzati nell’alimentazione, e svariati casi di cannibalismo.Tutto questo portò ad una perdita varia dal 5 al 12 percento della popolazione del nord Europa. Per non farsi mancare niente, in quegli anni (dal 1337 al 1453) scoppiarono anche svariati contrasti tra cui la Guerra dei cent’anni tra i regni d’Inghilterra e Francia nelle quali morirono tra 2,3 e 3,3 milioni di persone.