L’Europol ha collaborato con la Polizia britannica e olandese, portando al compimenti di oltre cento arresti e, come detto prima, anche del leader della piattaforma. Scopriamo di seguito maggiori dettagli a riguardo.
iSpoof permetteva ai cybercriminali di servirsi dei server di spoofing, i quali consentivano di mascherare i loro numeri di telefono per compiere degli attacchi di phishing. Infatti, mediante questo metodo, molte persone pensavano di essere contattate dalla loro banca e all’improvviso venivano private delle loro credenziali bancarie e subito dopo dei loro soldi
.“I servizi offerti dal sito web hanno consentito a coloro che si registravano e pagavano per il servizio di effettuare chiamate contraffatte in modo anonimo, ma potevano anche inviare messaggi ed intercettare le password monouso” afferma l’Europol nel rapporto, secondo cui i criminali informatici utilizzando iSpoof facevano finta di essere impiegati banche, società di vendita al dettaglio e addirittura istituzioni governative.
In tutto, il servizio iSpoof è riuscito a rubare ben 120milioni di dollari, con dei profitti per 3,850 milioni di dollari solamente negli ultimi sedici mesi.
E non finisce qui, perché il dipartimento per la criminalità informatica della Polizia olandese ha anche scoperto che i server di iSpoof si trovavano ad Almere, una città molto vicina ad Amsterdam. In seguito, hanno anche scoperto altri server a Londra.