batterie al litio

La diffusione delle batterie al litio è ormai molto ampia, sia grazie alla loro leggerezza e sia alla loro possibilità di essere riutilizzate. Queste ed altre caratteristiche, le rendono vantaggiosa nel campo degli accumulatori.

Nonostante siano utilizzano da smartphone, laptop, e-bike, auto elettriche ecc., queste non sono affatto innocue. Infatti, come tutti i materiali che vengono utilizzati nel processo di accumulo e trasferimento energetico, queste sono anche pericolose e presentano pro e contro. Andiamo a scoprire di seguito quali sono e inoltre per quale motivo possono addirittura esplodere.

 

 

Batterie gli ioni di litio, pro e contro

Le batterie agli ioni di litio portano una miriade di vantaggi non solo al mondo dell’elettronica. Queste infatti sono un eccezionale strumento anche in vista della transizione energetica green perché di fatto permettono di accumulare molta energia anche da fonti rinnovabili.

Tra i pro delle batterie al litio, è possibile rilevare:

  • Assenza dell’effetto memoria: un fenomeno diffusissimo fino a qualche tempo fa, il quale fa credere a una batteria di essere meno capiente di quello che realmente è;
  • Leggerezza rispetto alla quantità di energia che può essere accumulata;
  • Assenza del cadmio: un materiale tossico utilizzato per creare le batterie ricaricabili un decennio fa;
  • Tempo di utilizzo maggiore del tempo di carica;
  • Grande capienza energetica.

Come detto prima, le batterie al litio possono presentare dei pericoli, come prendere fuoco ed esplodere. Ciò che davvero è nemico a questi accumulatori è assolutamente il surriscaldamento. Dunque, basta che lo smartphone venga lasciato al Sole per accorgersi che più alta è la temperatura e meno durerà la carica del dispositivo.

Tra gli contro delle batterie al litio, dunque, vediamo:

  • Il mantenimento di livello di carica minimo: il device non deve mai raggiungere lo 0% poiché inciderebbe negativamente sul suo ciclo vitale. Per cui, dovreste avere sempre un alimentatore a portata di mano quando è in procinto di scaricarsi (quando è al 20% circa).
  • il progressivo decadimento dopo che è finito il numero di cicli di ricarica segnalati dal produttore antecedentemente, le celle non accumulano più energia correttamente essendo che i materiali interni sono ormai usurati;
  • Sensibilità al calore: come accennato prima, il calore, e quindi il surriscaldamento, è il nemico numero uno delle batterie. I device andrebbero tenuti sempre a temperatura ambiente, così da mantenere sempre di alto livello le prestazioni.
  • Voltaggio appropriato: caricabatterie troppo potenti o a voltaggio non adeguato può diminuire l’efficienza delle celle, provocando accumuli di gas pericolosi.

Possono incendiarsi?

Anche se le batterie dispongono oggigiorno di ottimi dispositivi di sicurezza che prevengono dei sovraccarichi o incendi ed esplosioni repentine, si possono ugualmente verificare delle problematiche gravi per via del surriscaldamento o per l’usura o danneggiamento dello strato protettivo. Pertanto, tantissime aziende produttrici hanno sviluppato dei sistemi di controllo avanzati, al fine di rilevare i difetti delle batterie ancor prima di commercializzarle.

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