Nello specifico, sembra che l’Italia si posizioni al dodicesimo posto tra tutti i Paesi al mondo relativamente agli account violati.
Inoltre, i dati rilevati dall’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e Furti d’Identità, realizzato da CRIF, ha anche messo in evidenza che nel 34% dei casi, il furto delle credenziali sfocia nell’attivazione di un prestito finanziario. Tuttavia, sono cresciute del 59% le frodi direttamente sulle carte di credito.
Inoltre, è importante mettere in evidenza anche che sono cresciuti in maniera esponenziale i furti al di sotto dei 1.500 euro
; quindi, di circa il 52% in più rispetto all’anno scorso. Cresciuti anche i maxi furti, con importi compresi tra 5 e 10.000 euro, i quali sono passati dal 9,6% al 14%.
Il furto di dati sensibili è molto popolare in Italia e nel mondo. I malfattori, per riuscire a raggirare l’utente, fanno leva sulla loro distrazione o ignoranza in materia. Nella stragrande maggioranza dei casi, le informazioni che vengono maggiormente richieste sono i dati anagrafici e bancari. Il motivo è chiaro: entrare nell’home banking della vittima e rubare tutto il suo denaro.
Per riuscire ad arginare la problematica o almeno a ridurre sensibilmente i rischi, vi consigliamo un cambio frequente delle password, una soglia dell’attenzione più elevata per quanto riguarda gli SMS ricevuti e infine l’utilizzo di una buona VPN.